2010

Tra la noia delle feste passate e l’afflizione per qualche chilo in più da dover perdere è finalmente arrivato il 2010 – l’anno del riscatto. Le premesse però non sono buone... siamo passati dalle macerie abruzzesi a quelle haitiane attraverso un continuum spazio-temporale di disgrazia e miseria che sembra ignorare l’evidenza dei i poteri propiziatori dei costosissimi veglioni e delle pratiche alimentari più o meno scaramantiche. Gli esperti di tutto il mondo hanno però già da tempo decretato che il 2010 sarà l’anno della ripresa economica e della salvaguardia ecologica del pianeta… è nato l’anno del doveroso ottimismo e certo non ci faremo rovinare l’umore dalla disgrazia di Haiti che invece (s)offrirà l’occasione per ritrovare cordialità e comunione d’intenti tra i grandi della terra… Intanto mi riprometto di aggiungere, subito dopo la pace nel mondo e sicuramente prima della bicicletta nuova, un nuovo regalo nella prossima letterina che scriverò con i miei figli a Babbo Natale: “…che gli uomini ricchi e potenti del mondo non aspettino un nuovo terremoto per ricordarsi di quelli poveri che soffrono!”

0 commenti: