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Lezione importante quella che impariamo di questi tempi... Le regole servono solo fino a quando sono comode oppure fino a quando non diventano un fastidio e, in questi casi, intervengono le eccezioni! Non per tutti però, solo per quei pochi eletti che lo meritano.
La domanda da porsi dunque dovrebbe essere: chi decide per quali individui vige la regola e per quali l'eccezione? Certo non il popolo, visto che agli ultimi referendum l'affluenza è stata ridicola e tutti si sono sbrigati a dire che non servono a nulla (e quindi anche per loro attendiamo le forche riformatrici); ma neanche l'Ordine Giudiziario: troppo faziosi i giudici italiani per decidere qualsiasi questione di giustizia.
In attesa dei prossimi esiti elettorali lascio al silenzioso web la risposta... intanto, anche questa volta, gli elettori andranno alle urne senza aver capito nulla dei programmi degli schieramenti ma, in cambio, saranno informatissimi sulle procedure per la presentazione delle liste... speriamo che per il tratto avvenire lo siano anche i delegati dei partiti.
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2010

Tra la noia delle feste passate e l’afflizione per qualche chilo in più da dover perdere è finalmente arrivato il 2010 – l’anno del riscatto. Le premesse però non sono buone... siamo passati dalle macerie abruzzesi a quelle haitiane attraverso un continuum spazio-temporale di disgrazia e miseria che sembra ignorare l’evidenza dei i poteri propiziatori dei costosissimi veglioni e delle pratiche alimentari più o meno scaramantiche. Gli esperti di tutto il mondo hanno però già da tempo decretato che il 2010 sarà l’anno della ripresa economica e della salvaguardia ecologica del pianeta… è nato l’anno del doveroso ottimismo e certo non ci faremo rovinare l’umore dalla disgrazia di Haiti che invece (s)offrirà l’occasione per ritrovare cordialità e comunione d’intenti tra i grandi della terra… Intanto mi riprometto di aggiungere, subito dopo la pace nel mondo e sicuramente prima della bicicletta nuova, un nuovo regalo nella prossima letterina che scriverò con i miei figli a Babbo Natale: “…che gli uomini ricchi e potenti del mondo non aspettino un nuovo terremoto per ricordarsi di quelli poveri che soffrono!”
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MALA TEMPORA CURRUNT

Non sono tempi facili questi, sottoposta ad intimidazioni di ogni genere l'umanità non può e non deve sentirsi al sicuro: nel 2012 finirà il mondo, sempre che prima non sia già stato devastato da qualche attentato terroristico dinamitardo-virale-battereologico-nucleare oppure invaso dagli alieni o da qualche rivoluzione comunista (anche se per qualcuno non c'è differenza); qualora le più o meno antiche profezie apocalittiche facessero cilecca non potremo comunque goderci un pò di serenità: il clima è infatti diventato una vera e propria emergenza politica (da ricchi però, perchè i poveri non sentono la stessa esigenza di tutelare l'ambiente e non sottoscrivono accordi - cattivi! verrebbe da dire - salvo poi ricordare il triste destino del protocollo di kyoto del 1997, di come in quel periodo di prosperità economica è stato snobbato da quei Paesi che oggi battono i pugni sul tavolo - quando le proprie fabbriche loro malgrado chiudono a causa della crisi economica è facile chiedere che si fermino volontariamente anche quelle dei concorrenti), astronomi di tutto il mondo hanno già individuato nuove incombenti minacce in asteroidi sparati dallo spazio profondo e (forse) in rotta di collisione con la terra... e poi ci sono le innumerevoli teorie del complotto, troppe e troppo spesso ridicole, in verità tante ed improbabili da trascinare nel comune discredito anche formulazioni sapientemente argomentate, avvalorate da prove concrete e da indagini seriamante condotte nonché faticosamente sostenute. In buona sostanza sembra quasi che sussista una sorta di emergenza paura, la necessità di tenere il mondo civile in uno stato di costante agitazione...

Gli Stati fremono, i servizi segreti occidentali spendono milioni per garantire le sicurezze nazionali e ci si sente in dovere di lasciar discutere dell'opportunità di modificare fondamentali principi di giustizia, anche a costo di restringere inviolabili libertà individuali...
Siamo fiduciosi, in attesa della prossima Chimera!
Intanto il Presidente del Consiglio, al termine di un convegno del suo partito, in una delle piazze più importanti d'italia (praticamente dentro casa sua) è stato vittima di una bieca aggressione sovversiva... milioni di euro spesi per la sicurezza e la seconda carica istituzionale del Paese cade vittima di uno squilibrato di mezza età armato - udite udite - di un souvenir da 6 euro! Ora si che sono spaventato... altro che alieni.

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SCUSATE IL RITARDO...

Avrei dovuto scrivere questo pezzo già molto tempo fa, forse prima ancora di creare COMEBARABBA... Le rivelazioni della conoscenza, grandi o piccole che siano, esprimono il loro valore solo se affidate alla condivisione, esposte alla critica e alla forza delle altrui esperienze; non posso dunque che scusarmi per questo insano e maldestro ritardo affidando alla vostra lettura queste mie prime modeste riflessioni.
Recentemente ho fatto una scoperta per certi versi banale, trattandosi di informazioni pubbliche e facilmente reperibili, astutamente celate dal solo silenzio mediatico che le circonda, ma non per questo meno scandalosa e capace di effondere nell’animo di un spettatore non completamente distratto una profonda inquietudine ed un certo turbamento. Tra gli articoli disponibili gratuitamente su www.effedieffe.com, giornale on-line diretto da Maurizio Blondet, ne ho trovato uno intitolato “il grande inganno” di Solange Manfredi, in cui è raccontata una inchiesta condotta dal noto periodico economico nazionale Famiglia Cristiana, pubblicata nel numero del 4 gennaio 2004, dalla quale è emerso che la nostra integerrima Banca d’Italia è controllata per il 95% da banche e società di assicurazione private(Intesa, San Paolo, Unicredito, Generali, ecc..) in evidente violazione (volendo del solo e sano buon senso, ma anche..)dell’articolo 3 dello statuto stesso della Banca d'Italia per il quale “In ogni caso” vige(rebbe) l’obbligo di assicurare la permanenza della partecipazione maggioritaria al capitale da parte di enti pubblici o di società la cui maggioranza delle azioni con diritto di voto sia posseduta da enti pubblici.
In poche parole il soggetto titolare del dovere di vigilanza è stato letteralmente fagocitato dagli istituti soggetti a detto controllo.
Un nuovo sistema autoreferenziale nato all'alba di una Legge (Colpo?) di Stato, la numero 35 del 1992 (Amato – Carli) alla quale ne è stata fatta lì per lì seguire una seconda, se vogliamo innocua se isolatamente considerata ma profondamente inquietante se letta nel nuovo contesto ordinamentale, e cioè la numero 82 del 1992 con cui è stata attribuita la facoltà alla Banca d’Italia (appena servita su un piatto d’argento alle fiere schiere) di decidere autonomamente il costo del denaro in Italia.
I fatti citati anticipano ampiamente gli scandali bancari che tanto indignarono i benpensanti nelle tribune politiche ed in quelle televisive di casa nostra, dalle quali certamente sono state lanciate accuse sulle negligenze e sulle leggerezze (e chissà forse anche sulle presunte o presumibili collusioni) della Banca d’Italia e del suo governatore, senza però che fossero indicate agli italiani le nuove circostanze di fatto e diritto in cui il nostro sistema di garanzia si trovava ad operare.
Il modello ora descritto, oltretutto, non è neanche di esclusivo italico appannaggio: la Banca Centrale Europea è partecipata (controllata?) per il 70% circa dalle Banche Centrali Nazionali degli Stati che hanno adottato l’Euro (tra cui la privatissima Banca d’Italia per il 12,5%) e per il 30% circa dalle Banche Centrali Nazionali degli Stati membri che NON hanno adottato l’Euro. In particolare la Banca d’Inghilterra si è aggiudicata circa il 14,5% del capitale attestandosi al terzo posto in assoluto tra i Partners (controllanti?) della BCE (dopo Germania e Francia).
"Bisogna ingannare gli uomini per asservirli, ma si deve loro almeno la cortesia della menzogna" scriveva Madame de Staëled nel '700... ma chi è allora il grande asservitore? Qual è il disegno? Quanto i potenti della terra sono rimasti veramente sorpresi dalle recenti catastrofi economiche globali? Ed in definitiva, come direbbe la Medea di Seneca, cui prodest ?

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